Testo introduttivo:

Nel titolo di questo progetto, l’idea del “paesaggio di palazzi”. Palazzi ben diversi da quelli delle solite fotografie-cartolina delle architetture di interesse storico-monumentale. Oggetto dei 30 scatti dal treppiede sono infatti altrettanti condomìni ad uso residenziale, imponenti costruzioni che – a Chieri come altrove – occupano la maggior parte del suolo edificato delle nostre città ma che, per quanto inevitabilmente esposti al nostro sguardo, non attirano più la nostra attenzione.

La scelta della foto in bianco e nero di architetture svuotate dal Ferragosto invita a riflettere sull’invisibile onnipresenza di questa tipologia di edificio urbano.

L’effetto straniante di questa galleria di immagini – dovuto alla sensazione di guardare la città da un punto di vista insolito – è accentuato dal dettaglio sul rivestimento edilizio che affianca ciascuna di esse: uno scatto che prelevando, quasi chirurgicamente, lembi di “pelle” dell’edificio, ce ne racconta il vissuto attraverso i giochi di luci ed ombre che si creano tra i suoi microscopici volumi.

Ciascuno dei 30 siti in cui sorgono questi palazzi è, infine, ripreso in un’immagine a 180° che ci mostra il fluire delle forme nello spazio del contesto circostante.

Tra il reportage di architetture e l’astrazione degli sguardi urbani monocromatici, questo progetto coinvolge tre tecniche fotografiche – al banco ottico, in digitale e in panoramica – sfruttandone le potenzialità per offrire sguardi diversi sull’ormai invisibile nelle nostre città.